Ciao a tutti, mi chiamo Emilia, ho tredici anni, e per conquistare la specialità di Redattore ho deciso di intervistare una simpaticissima sorella scout conosciuta allo scorso campo estivo.
Si chiama Giorgia e ha anche lei la mia età. Il motivo per cui ho scelto proprio lei è per conoscere le particolarità del suo gruppo, che, al contrario di quello di cui faccio parte, è un ASCI (Associazione Scouts Cattolici Italiani), ma non l’associazione precedente all’AGESCI, bensì quella che poi è nata nel 2008 con lo scopo di vivere un tipo di scoutismo più vicino alle tradizioni dei precedenti ASCI E AGI. Ho preparato cinque domande, attraverso la quale Giorgia, del gruppo Catanzaro 3, permetterà a me e a voi lettori di capire in breve come funziona l’unico gruppo A.S.C.I. di Catanzaro.
Partiamo dal principio: Quanti anni ha il tuo gruppo? Come mai avete deciso di essere un gruppo ASCI e non un AGESCI?
Il motivo non lo so bene perché sono entrata da poco in questo gruppo, però so che comunque va avanti da molti anni. Per esempio c’era stato anche un periodo in cui il gruppo si era fermato, soprattutto perché c’erano poche persone. Al tempo il nostro gruppo non era tanto conosciuto. Qualche anno fa, però, grazie a chi era già nel gruppo siamo riusciti a aumentare le iscrizioni. Infatti mi sono aggiunta anche io, in questi anni e, come mi ha detto il mio amico, che c’è da più tempo di me, comunque siamo riusciti a recuperare. Il gruppo va avanti da anni. Ora, non so di preciso quanti, ma credo più o meno una ventina.
Come funzionano le branche?
I lupetti hanno una sede separata, non so se da voi è lo stesso. Anche loro fanno, ad esempio, autofinanziamenti, a volte vengono anche con noi. Invece noi, il reparto, abbiamo una sede unica con due angoli di squadriglia diversi. Dai sette-otto anni ai dieci-undici anni ci sono i lupetti; da quest’età in su, fino a sedici-diciassette anni c’è il reparto. C’è una possibilità, che ha colto anche il nostro capo squadriglia, secondo la quale tu puoi rimanere un anno in più e non andare subito in RS. Quest’anno, per esempio, la nostra capo squadriglia ha deciso di rimanere un anno in più perché erano arrivate nuove ragazze e voleva essere lei a insegnare loro le basi. Il clan credo arrivi fino ai ventidue anni, perché poi si diventa capo o aiuto capo.
E la promessa? Quali sono le vostre tradizioni per la cerimonia?
Sono abbastanza, diciamo. Per esempio, c’è la notte prima della promessa. Noi facciamo una “riunione notturna”. È una specie di sorpresa, quindi chi farà la promessa non viene avvertito di questa cosa. È come un buon augurio; i promessandi vengono separati in diversi bivacchi, dove leggono diversi testi sull’importanza di essere scout e sulla consapevolezza di fare la promessa. Dopo la lettura di questi testi, affermano che vogliono fare la promessa. Devono essere comunque convinti, perché, se uno non se la sente, non conviene farla. Se si sentono pronti, noi li accompagniamo fino alla sala dove ci siamo riuniti tutti. Di solito è una stanza buia dove sono accese delle candele. Avviene proprio una specie di rituale: dei capi parlano con il ragazzo mentre il resto della squadriglia assiste. Gli saranno fatte alcune domande, poi si mangia “pane e vino”. A chi deve fare la promessa viene fatto bere un goccio di vino. Il giorno dopo avviene la vera e propria cerimonia della promessa. La facciamo spesso ai campi, oppure, qualche volta, organizziamo dei pernotti apposta per la promessa. Ad esempio quest’anno non faremo la promessa al campo perché dobbiamo andare a un campo nazionale, e quindi organizzeremo un pernotto un po’ prima.
Ho notato una differenza nei colori delle uniformi. Sai spiegarmi come mai differiscono tra ragazze e ragazzi?
In realtà non l’ho mai capito, onestamente, ma forse appunto per distinguere i due generi e per distinguere la squadriglia. Magari ci sono alcune squadriglie che sono miste, non nel nostro caso, e quindi, per distinguere le due squadriglie si usano colori diversi e cose del genere. Un’altra differenza, a parte i colori, è che le ragazze indossano le gonna-pantalone mentre i ragazzi i pantaloni, anche se, in questo periodo, la nostra capo è riuscita a convincere i superiori a farci mettere i pantaloni.
Come funzionano le squadriglie? Avete anche voi la possibilità di conquistare specialità come i Guidoncini Verdi?
Con la squadriglia non si possono prendere specialità, solo individualmente, infatti non avevo capito la domanda e ti stavo dicendo quelle individuali. Non c’è una cosa come fate voi, ecco.
Emilia Giusi Smiraglio
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